La depressione non è un argomento che interessa solo l’età adulta,ma anche bambini e adolescenti e l’età in cui si può manifestare sta scendendo sempre di più,fino a toccare punte al di sotto dei dieci anni.
Nei bambini,a volte,non si riconosce subito questa patologia perché spesso i disturbi psicologici,sociali,nella vita di tutti i giorni sono sottovalutati e attribuiti a problemi “della crescita”;questi possono portare a lunghe assenze da scuola o il suo completo abbandono,problemi nel socializzare con i compagni e in qualsiasi altro rapporto con le persone.In casi estremi,negli adolescenti e negli adulti,si ha inoltre uso e abuso di droghe ed alcol,fino ad arrivare al suicidio.
L’atto estremo di togliersi la vita non sembra la conseguenza di un brutto voto preso a scuola,ma esso può rappresentare la goccia che ha fatto traboccare il vaso,contenente una moltitudine di situazioni spiacevoli.
Le cause più comuni di queste situazioni sono spesso tra loro collegate:studenti “perfetti”,studiosi,ben integrati che all’improvviso crollano perché trattati come adulti,troppo carichi di responsabilità e costretti a mettersi una “maschera”,a costruirsi false personalità,che prima o poi cadono perché troppo deboli.
I segni della depressione spesso includono:tristezza,perdita di speranza e di autostima,basso profitto scolastico e più bocciature,mancanza di appetito,soprattutto nelle ragazze principio di anoressia e bulimia,e continui pensieri di morte e il primo ambiente in cui vanno ricercate queste cause è la famiglia.
Nonostante queste “spie di allarme” la depressione non è riconosciuta,ma nel caso non fosse così,ci si pone il quesito seguente:sarà giusto curare i bambini con i farmaci?
Questo dibattito è tuttora aperto.
Invito tutti i ragazzi a non essere quello che NON sono,di non lasciarsi programmare la vita dagli altri anzi,vivere ogni giorno sensazioni nuove,esperienze splendide,per essere ogni giorno protagonisti delle nostre storie:LE NOSTRE VITE.
...Mavimat's corner...
giovedì 1 maggio 2008
GARA DI "CENTIMETRI" IN CLASSE,DENUNCIATI PER ATTI OSCENI 5 STUDENTI ED UNA PROF (Yahoo!News)
Si sono riuniti in cerchio in classe e si sono sfidati a chi fosse sessualmente più 'dotato'. E' successo ieri in una scuola media di Sant'Antimo, la 'Papa Giovanni XXIII', a nord di Napoli. I protagonisti dell'episodio sono cinque studenti, tra i 12 e i 13 anni. La notizia è arrivata solo oggi agli agenti del commissariato di Frattamaggiore che hanno avviato un'indagine.
I ragazzini sono stati identificati e denunciati per atti osceni in luogo pubblico insieme alla loro insegnante che sarebbe stata presente in aula. La professoressa, una donna di 40 anni, ha però affermato di non essersi accorta di quanto stesse accadendo durante la sua lezione.
A quanto si è appreso da fonti della questura, non è la prima volta che gare di questo tipo avvengano nella scuola intitolata a Papa Giovanni XXIII. A provocare la sfida sarebbero stati due dei cinque partecipanti. I cinque minori sono stati denunciati alla Procura dei minori di Napoli, mentre l'insegnante alla Procura di Napoli.
COME SI PUO' ARRIVARE A COSE SIMILI??????????
I ragazzini sono stati identificati e denunciati per atti osceni in luogo pubblico insieme alla loro insegnante che sarebbe stata presente in aula. La professoressa, una donna di 40 anni, ha però affermato di non essersi accorta di quanto stesse accadendo durante la sua lezione.
A quanto si è appreso da fonti della questura, non è la prima volta che gare di questo tipo avvengano nella scuola intitolata a Papa Giovanni XXIII. A provocare la sfida sarebbero stati due dei cinque partecipanti. I cinque minori sono stati denunciati alla Procura dei minori di Napoli, mentre l'insegnante alla Procura di Napoli.
COME SI PUO' ARRIVARE A COSE SIMILI??????????
PEZZI DI VETRO di Francesco De Gregori
Primo giorno in questo sito...Allora dedichiamo il primo post alla mia cara Alessandra,con una canzone...
L'uomo che cammina sui pezzi di vetro
dicono ha due anime e un sesso di ramo duro in cuore
e una luna e dei fuochi alle spalle mentre balla e balla,
sotto l'angolo retto di una stella.
Niente a che vedere col circo, nè acrobata nè mangiatore di fuoco,
piuttosto un santo a piedi nudi, quando vedi che non si taglia, già lo sai.
Ti potresti innamorare di lui, forse sei già innamorata di lui,
cosa importa se ha vent'anni e nelle pieghe della mano,
una linea che gira e lui risponde serio "è mia"; sottintende la vita.
E la fine del discorso la conosci già, era acqua corrente un po’ di tempo fa che ora si è fermata qua.
Non conosce paura l'uomo che salta e vince sui vetri
e spezza bottiglie e ride e sorride, perchè ferirsi non è impossibile,
morire meno che mai e poi mai.
Insieme visitata è la notte che dicono ha due anime
e un letto e un tetto di capanna utile e dolce come ombrello teso
tra la terra e il cielo.
Lui ti offre la sua ultima carta, il suo ultimo prezioso tentativo di stupire, quando dice "È quattro giorni che ti amo, ti prego, non andare via,
non lasciarmi ferito". E non hai capito ancora come mai,
mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai.
Però stai bene dove stai. Però stai bene dove stai.
L'uomo che cammina sui pezzi di vetro
dicono ha due anime e un sesso di ramo duro in cuore
e una luna e dei fuochi alle spalle mentre balla e balla,
sotto l'angolo retto di una stella.
Niente a che vedere col circo, nè acrobata nè mangiatore di fuoco,
piuttosto un santo a piedi nudi, quando vedi che non si taglia, già lo sai.
Ti potresti innamorare di lui, forse sei già innamorata di lui,
cosa importa se ha vent'anni e nelle pieghe della mano,
una linea che gira e lui risponde serio "è mia"; sottintende la vita.
E la fine del discorso la conosci già, era acqua corrente un po’ di tempo fa che ora si è fermata qua.
Non conosce paura l'uomo che salta e vince sui vetri
e spezza bottiglie e ride e sorride, perchè ferirsi non è impossibile,
morire meno che mai e poi mai.
Insieme visitata è la notte che dicono ha due anime
e un letto e un tetto di capanna utile e dolce come ombrello teso
tra la terra e il cielo.
Lui ti offre la sua ultima carta, il suo ultimo prezioso tentativo di stupire, quando dice "È quattro giorni che ti amo, ti prego, non andare via,
non lasciarmi ferito". E non hai capito ancora come mai,
mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai.
Però stai bene dove stai. Però stai bene dove stai.
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