La depressione non è un argomento che interessa solo l’età adulta,ma anche bambini e adolescenti e l’età in cui si può manifestare sta scendendo sempre di più,fino a toccare punte al di sotto dei dieci anni.
Nei bambini,a volte,non si riconosce subito questa patologia perché spesso i disturbi psicologici,sociali,nella vita di tutti i giorni sono sottovalutati e attribuiti a problemi “della crescita”;questi possono portare a lunghe assenze da scuola o il suo completo abbandono,problemi nel socializzare con i compagni e in qualsiasi altro rapporto con le persone.In casi estremi,negli adolescenti e negli adulti,si ha inoltre uso e abuso di droghe ed alcol,fino ad arrivare al suicidio.
L’atto estremo di togliersi la vita non sembra la conseguenza di un brutto voto preso a scuola,ma esso può rappresentare la goccia che ha fatto traboccare il vaso,contenente una moltitudine di situazioni spiacevoli.
Le cause più comuni di queste situazioni sono spesso tra loro collegate:studenti “perfetti”,studiosi,ben integrati che all’improvviso crollano perché trattati come adulti,troppo carichi di responsabilità e costretti a mettersi una “maschera”,a costruirsi false personalità,che prima o poi cadono perché troppo deboli.
I segni della depressione spesso includono:tristezza,perdita di speranza e di autostima,basso profitto scolastico e più bocciature,mancanza di appetito,soprattutto nelle ragazze principio di anoressia e bulimia,e continui pensieri di morte e il primo ambiente in cui vanno ricercate queste cause è la famiglia.
Nonostante queste “spie di allarme” la depressione non è riconosciuta,ma nel caso non fosse così,ci si pone il quesito seguente:sarà giusto curare i bambini con i farmaci?
Questo dibattito è tuttora aperto.
Invito tutti i ragazzi a non essere quello che NON sono,di non lasciarsi programmare la vita dagli altri anzi,vivere ogni giorno sensazioni nuove,esperienze splendide,per essere ogni giorno protagonisti delle nostre storie:LE NOSTRE VITE.
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